YAMAHA XT660X MOTARD
La posizione di guida della Yamaha XT660X ricorda quella da supemotard, ma è più alta, con la sella lunga, stretta e infossata, comunque distante dal terreno. Il manubrio, un po’ lontano, è correttamente aperto e piegato: la schiena rimane quasi dritta, le braccia naturali. Le pedane sono nella giusta posizione, non troppo vicine e le gambe si piegano comodamente. Per il passeggero, una sella lunga e sullo stesso piano di quella anteriore, pedaline al posto giusto e due belle maniglie.
Semplice e moderno il cruscotto. C’è un unico display lcd, che offre tutto o quasi: tachimetro, contachilometri totale e parziale, orologio e temperatura del refrigerante. Tra le spie, spicca quella dell’immobilyzer, separata dalle altre. Ergonomici i blocchetti elettrici. Le leve al manubrio non sono regolabili.
La stabilità è elevata: le sospensioni, soffici ma non troppo cedevoli, assorbono rapidamente l’eventuale insorgere di ondeggiamenti. Il comportamento è sostanzialmente neutro: la XT segue fedelmente le traiettorie in uscita di curva, allargando appena se si usa il gas “senza pietà”. Anche nelle svolte lente, poi, il manubrio non si appesantisce. Le pedane abbastanza alte, assicurano ottime possibilità di piega.
L’impianto frenante della XT è decisamente efficace.
Il disco anteriore è molto potente, pronto e modulabile, però ha il comando spugnoso e richiede forza. L’impianto posteriore aiuta a dovere quello davanti, con mordente, e non provoca bloccaggi di ruota indesiderati. L’assetto della 660X è stabile anche nelle staccate più violente, anche se la forcella affonda con decisione.
Il comfort della XT660X è molto valido. Unico neo è la ridotta protezione aerodinamica, per il resto niente da dire: la posizione di guida è comoda, le vibrazioni a pedane e manubrio sono più che accettabili e le sospensioni efficaci nell’assorbire le malformazioni stradali.
MI
RACCOMANDO LUCI ACCESE CASCO BEN ALLACCIATO E RISPETTATE I LIMITI!!!
Maurizio |
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