PROVATE PER VOI

CBR 600 RR

Un sogno diventato realtà

Come noto Honda ha sempre sviluppato moto di “facile” guida anche per motociclisti alle prime armi…e questo è il mio caso. Nella primavera dello scorso anno ho messo le mani sulla CBR 600 RR 03-04. E non ero solo felice per l’acquisto ma anche per il tipo di acquisto: questa livrea fantastica che sogno da quando giravo ancora col 50 e vedevo in azione in tv il mitico Doohan.

Devo dire che sono partito molto deciso con la ricerca: durata solo 2 giorni grazie ad internet e il cui esito è stato inaspettato. Non è da tutti i giorni trovare su un sito un usato nella provincia vicina, dell’anno e del prezzo cerchi, tenuto in modo maniacale, con la livrea che sogni da anni e già completa dei consueti accessori che subito dopo, se nn ci fossero stati, sarei andato ad acquistare. Ma così è stato!

Il giorno che si è aperto quel garage e ho visto l’arancio fluo delle HRC ufficiali non stavo più nella pelle: già proprio quello delle  motoGP ufficiali perché scoprivo qualche istante dopo che la realizzazione della replica era stata affidata ai maghi di Motoart, ditta che segue il mondiale e che dall’anno prossimo colorerà anche le moto2. Dire che graficamente è stupenda è dir veramente poco, col calar del buio sembra accendersi e gli sponsor sono tutti aerografati a mano e non in adesivo sotto trasparente come avviene nella maggior parte delle repliche. Dopo che l’occhio ha avuto la sua parte sono passato al resto.

Come dicevo l’ho acquistata completa di accessori, non indispensabili, ma che la personalizzano di sicuro, nell’estetica e in marcia: filtro aria BMC, scarico in titanio Leovince SBK, tubi in treccia, capolino doppia bombatura, portatarga, specchi e frecce piccole. Ho completato poi io con contamarce e cavalletti alzamoto.

Come va

Come mi aspettavo l’impatto è stato da subito gradevole, posizione tutto sommato comoda per una sportiva (magari per me che sono alto 1.70), molto omogenea in accelerazione, facile da buttare giù in curva e da riprendere in caso si commetta qualche errore. Veramente una 600 coi fiocchi: l’unico raffronto che avevo fino a quel momento era con una Ninja 636 del 2004, gentilmente prestata da un amico, con la quale ho girato un paio di giorni per poi affrontare gli esami alla motorizzazione. La Kawasaki la ricordo sicuramente più aggressiva di motore, con un niente si alzava la ruota anteriore e mi sentivo “non convinto” nella guida.

Con la Honda tutto questo è scomparso, infatti sin dall’inizio ho preso la mano…anzi la manopola in maniera anche esasperata: nonostante ciò mi ha sempre dato una sensazione di assoluta sicurezza. Mi domandavo però: è tutto qui? Assolutamente no e me ne sono accorto quando ho varcato la soglia della moto tranquilla e ho scoperto quell’adorato range di giri motore compreso tra gli 8000 e i 15000. Sinceramente le prime volte mi sembrava di salire su 2 moto diverse, completamente diverse: cambia la risposta, cambia la rapidità con cui il motore sale di giri, e ovviamente cambia musica dal terminale!!

Fatto stà che per sfruttarla veramente tutta dovrò portarla in pista perché penso che ci sia da divertirsi.

Ha una buona autonomia:18lt con cui in un giro lungo rabboccavo ogni 220/240 km.

La frenata è ottima, se ci si aggrappa letteralmente alla maniglia in staccata rallenta rapidamente scomponendo lievemente il posteriore ma senza far perdere il controllo.

Però non è tutta pregi: col tempo infatti ho iniziato a conoscerla meglio e più la si usa più si diventa pignoli. Il primo neo che ho trovato sono i rapporti: vero che su di giri è divertentissima…ma prima che i giri arrivano passa la giornata. Ho deciso allora di intervenire sulla trasmissione installando una catena Regina passo 520 e portando i rapporti da 16-42 a 15-44. Anche perché detta tutta dato che l’utilizzo maggiore lo farò per strada la velocità non mi interessa quanto una buona ripresa in qualunque marcia. Infatti ora è l’ideale per snocciolare nel traffico senza problemi ma anche per fare gite fuori porta.

Anche Honda successivamente è intervenuta per questo “difetto”:  sulle versioni dal 2005 in poi ha rivisto completamente il cambio riducendo i rapporti di serie.

In curva in alcuni casi tende a “saltellare” il posteriore: dipende ovviamente dalla velocità con cui si imposta la curva, non succede sempre; è un problema che forse si può risolvere provando le diverse tarature di precarico, compressione ed estensione del mono. Questo ancora devo testarlo.

Dove usarla

Ovunque direi: la uso per il giro della domenica, in settimana per andare a lavoro (che son comunque tra andata e ritorno più di 100km al giorno), l’ho utilizzata anche sui passi svizzeri e per il mio primo giro lungo: allacciata una borsa-sella son partito per 4 giorni tra toscana umbria e marche, una sportiva in mezzo a turistiche e naked. Si forse è vero: se la turistica si chiama cosi un motivo c’è ma ad essere sincero pensavo ti trovarmi peggio ad affrontare per giornate intere passi, paesaggi collinari con stradine strette tutte curve. La posizione un po’ è sacrificata e a fine giornata i polsi ne risentono ma son comunque soddisfatto di poterla sfruttare anche a questo scopo.

Per il passeggero non risulta scomoda come si può pensare, la sella ha una discreta superficie d’appoggio, le pedane sono ben collocate e lo scarico centrale non dà ingombro alle gambe.

Conclusione

Ho trovato la mia moto a 360°, molto scenica nell’aspetto e nelle linee anche se è un 2004, bilanciata nelle prestazioni, da usare a qualunque scopo…tranne quello fuoristradistico ovviamente…

Per chi vuole cimentarsi nel mondo delle 2 ruote e iniziare da un 600 direi che Honda è un ottimo punto di partenza.

 

MI RACCOMANDO LUCI ACCESE CASCO BEN ALLACCIATO E RISPETTATE  I LIMITI!!!

Fabrizio Gatto  

 

 

 

 

          


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