KAWASAKI VERSYS 650
Ottimo compromesso.
Due parole per definire una moto che ha dalla sua la capacita' di unire
le esigenze piu' diverse.
Condendo il tutto con bassi costi di acquisto, gestione e consumi,
rendono la Kawasaki Versys un piatto molto interessante.
D’altra parte gia’ il nome Versys e’ abbreviazione di Versatile-System.
Bicilindrico, 650, motore moderno e leggero, eroga 64 cavalli, la giusta
potenza per divertirsi senza sobbarcarsi i costi di motori ben piu'
dotati, ma allo stesso tempo molto piu' assetati.
L'iniezione elettRonica lo rende dolce nell'erogazione a regimi di
passeggio per essere poi grintosetto quando si vuole divertirsi.
Ciclistica, altro punto forte: i cerchi da 17" portano gomme stradali,
120/70 anteriore e 160/60 al posteriore, il forcellone posteriore con
capriata di rinforzo, con ammortizzatore molto inclinato, senza
leveraggi progressivi, regolabile nel precarico della molla e
nell'estensione, telaio a diamante in acciaio, forcella anteriore
upside-down anch'essa regolabile nel precarico e nel freno in
estensione. A completare ed arricchire la vista anteriore il doppio
disco anteriore a margherita con pinze flottanti a 2 pistoncini. Al
posteriore disco singolo a margherita con pinza a 2 pistoncini.
La Versys viene offerta anche con Kit valigie laterali da 35 litri
l'una, con fascia in tinta alla moto, al quale si puo' affiancare il
bauletto da 46-52-55 litri aftermarket, per trasformare questa piccola
moto in un'ottima compagna di viaggio..
Sempre in ottica turistica la scelta del silenziatore sotto al motore si
rivela ottima, consente montare le valigie laterali aderenti alla moto,
mantenere le pedane del passeggero basse e non trasmette calore a pilota
e passeggero, oltre ad abbassare il baricentro a tutto vantaggio della
dinamica.
Ma saliamo in
sella..
Il manubrio, un po'
stretto, e' ben posizionato, alla giusta distanza, i comandi e le leve (
entrambe regolabili nella distanza ) sono comodi e ben fatti. peccato
solo per l'attuatore del comando delle frecce, posizionato un po' in
alto, difficile da raggiungere a "intuito".
La sella e' comoda e
ben imbottita, la porzione del pilota e' inclinata leggermente in
avanti, ma ben scavata sui lati che aiuta a poggiare bene i piedi a
terra.
Il passeggero e'
posizionato leggermente piu' in altro ed ha a disposizione, oltre a una
discreta porzione di sella, anche due comode e robuste maniglie e pedane
non rivestite in gomma ma ben posizionate che non costringono le gambe a
pieghe innaturali.
I comandi a pedale sono ben fatti con la leva del cambio regolabile in
altezza.
Giriamo la chiave..
viene eseguito il
check della strumentazione. Il contagiri analogico con bel fondo bianco
sportivo affiancato da display multifunzione con retroilluminazione
arancione, che indica oltre al tachimetro, anche il contachilometri
totale, 2 parziali, orologio e livello del carburante. Il tutto e'
contornato dalle spie di servizio.
Premiamo il pulsante start, il motore si avvia subito e l'iniezione
regola in automatico il regime del minimo.
Qui non c'e' lo starter manuale.
Inseriamo la prima e partiamo. Il cambio dagli innesti precisi ma dalla
corsa un po' lunga, a 6 rapporti, e' accompagnato da una frizione
robusta, morbida e modulabile.
Il motore, gira allegro e permette sia di passeggiare godendosi i
paesaggi, sia di divertirsi, facendosi sentire con una buona spinta che
tira fuori bene dalle curve. La ciclistica e' sana, ottima la forcella,
sostenuta quanto basta, precisa, assorbe bene le sconnessioni e permette
anche la guida sportiva, aiutata dalla gommatura stradale, la Versys e'
precisa e stabile, ma grazie al passo corto e' anche agile sulle
tortuose strade di montagna, cosi come nel caotico traffico cittadino.
Il freno anteriore ha una buona risposta, sufficientemente potente,
mentre il posteriore ha la corsa del pedale molto lunga, bisogna premere
molto per sentirlo frenare, anche se poi resituise un frenata potente.
Una moto
eclettica, va bene dovunque la si metta……. o quasi........ lo sterrato
e' offlimits…….
MI
RACCOMANDO LUCI ACCESE CASCO BEN ALLACCIATO E RISPETTATE I LIMITI!!!
Daniele Decarli |
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